Quello che si aspetta il premier britannico da Bruxelles
Molto più accomodante che in passato, Theresa May ha tenuto un atteso discorso sulla Brexit a Mansion House, a Londra. La premier ha definito quelli che per lei sono i cinque punti cardine che dovranno essere seguiti per ottenere un accordo sulla Brexit che possa soddisfare il Regno Unito.
L'ossessione, legittima, per Downing Street resta l'accesso al mercato unico anche se sembra difficile che Bruxelles conceda a Londra gli stessi diritti che possiede uno stato-membro.
"Entrambi abbiamo bisogno di negoziare. Nessuno di noi potrà avere tutto, ma sono fiduciosa che potremo raggiungere un accordo. Vogliamo entrambi un accesso al mercato dell'altro. Vogliamo che la concorrenza fra di noi sia leale e aperta, con possibilità di verificare. Avremo le nostre linee-guida e risolveremo i disaccordi. Il mio messaggio agli amici in Europa è chiaro: sappiamo ciò che vogliamo e abbiamo un interesse comune ad ottenerlo. Proviamoci"
Così il nostro corrispondente: "In questo discorso la May ha cercato di chiarire cosa si aspetta dall'accordo sulla Brexit. Ha detto che alcune agenzie europee potrebbero restare a Londra, ma che queste dovrebbero pagare la loro contribuzione e rispettare le regole nazionali. Ha anche ripetuto che la sovranità di Londra non sarebbe messa in discussione e che alcune decisioni delle agenzie potrebbero essere respinte. Ha anche affermato che non ci saranno muri con l'Irlanda del nord. Che ci sono ancora delle risposte che debbono essrer date, ma che la posizione di Londra è chiara e adesso la palla passa all'Europa".