Sarebbero finiti nelle mani del cartello Jalisco Nueva Generación
In Messico sarebbero stati rapiti da quattro poliziotti e poi rivenduti a un cartello criminale, i tre italiani scomparsi da circa un mese. I poliziotti, tre uomini e una donna, sono stati tutti arrestati e avrebbero ammesso di aver consegnato i tre ai criminali, per 1000 pesos, circa 44 euro. Rischiano ora da 40 a 60 anni di carcere. In un messaggio vocale inviato ai familiari in Italia, Antonio Russo aveva raccontato che erano stati fermati dalla polizia messicana, che gli aveva intimato di seguirli. Da quel momento, non c'è stato più alcun modo di entrare in contatto con loro.
Due le ipotesi per il sequestro: la vendetta per essere stati truffati dagli italiani, che pare piazzassero generatori contraffatti, oppure un sequestro con l'attesa di un riscatt.
I parenti hanno alcune certezze. come dice un familiare. Gino Bergamè: "Siamo certi che Antonio e Vincenzo siano stati fermati dalla polizia, ma non sappiamo cosa sia loro accaduto".
Dalla indagini sembra che i tre siano finiti nelle mani del cartello Jalisco Nueva Generacion, una delle più giovani e temute organizzazioni criminali del Paese.