Un rapporto "Fuori Campo" sui rifugiati esclusi dalle procedure formali dell'accoglienza, costretti a vivere in ghetti, edifici abbandonati e container. Solo il 45% di questi ha accesso ad acqua ed elettricità
Si chiamano "insediamenti informali" e in italia accolgono una popolazione di almeno 10.000 rifugiati, il fallimento delle politiche di accoglienza tradotto sul territorio, che costringe richiedenti d'asilo e migranti a trovare o ad inventarsi dimore di fortuna, in condizioni al limite della vivibilità. I dati sono stati raccolti da Medici senza Frontiere che ha censito i luoghi in un rapporto dal titolo "Fuori Campo" diffuso giovedì . 47 siti sia in città che nelle zone rurali, spesso ai margini dei centri abitati. Solo il 45% di questi ha accesso ad acqua ed elettricità. Assenti Cure mediche e beni essenziali.
La macchina dell'accoglienza quindi che si inceppa e che esclude i profughi dalle procedure formali. la colpa denuncia Medici Senza Frontiere è anche dei i recenti sgomberi forzati che non hanno prodotto soluzioni abitative alternative.
Giuseppe De Mola, Msf Italia:
Stiamo parlando di migranti che cercano di accedere alle procedure per richiedere asilo. Esiste una legge che dice che quando un migrante esprime l'intenzione di richiedere asilo, in quel momento si deve attivare l'accoglienza
Politiche nazionali e europee secondo la Ong troppo incentrare sul controllo dei flussi e la chiusura delle frontiere tralsciando, l'integrazione strutturale sul territorio dalla quale, continua MsF potrebbero beneficiare anche le comunità locali.