Quattro morti e 900 feriti negli scontri in Cisgiordania e Gaza

Quattro morti e 900 feriti negli scontri in Cisgiordania e Gaza
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Di Cinzia Rizzi
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Tra i palestinesi deceduti, anche un 29enne disabile. Intanto la Casa Bianca attribuisce il Muro del Pianto allo Stato ebraico

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Quattro palestinesi sono stati uccisi e 900 altri feriti, questo venerdì, negli scontri scoppiati con l'esercito israeliano, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Simbolo di queste violenze è diventato Ibrahim Abu Thraya, 29enne disabile, conosciuto nella regione per aver sempre protestato contro lo Stato ebraico, nonostante gli furono amputate le gambe nel 2008.

"Sappiate che non rinunceremo a Gerusalemme, e non intendo Gerusalemme Est, ma Gerusalemme unificata, né Est né Ovest", ha dichiarato il leader del movimento islamico Hamas, Ismail Haniyeh, durante i funerali del ragazzo.

Insieme ad Abu Thraya, che sarebbe stato freddato con un colpo sparato alla testa da un soldato israeliano, sono deceduti altri tre manifestanti palestinesi.

E la situazione è destinata a peggiorare, dopo che la Casa Bianca ha attribuito il cosiddetto Muro del Pianto - sovrastato dalla Spianata delle Moschee - allo Stato ebraico.

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