La Romania si stringe attorno al ricordo di Re Michele I

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La Romania, Paese avviato lungo il difficile cammino di consolidamento della democrazia, riflette sulla propria storia in occasione della morte di Re Michele Primo. Subentrato al padre sul trono nel luglio 1927 quando non aveva ancora 6 anni, Michele Primo resta una figura amata e stimata da molti romeni.

"È difficile per me parlare della scomparsa di un uomo come Re Michele Primo. E sono convinto che non saranno soltanto i romeni a rimpiangerlo ma anche l'Europa" dice un residente di Bucarest ai microfoni di euronews.

"Spero che in onore della memoria di Sua Maestà ci sia un risveglio nel nostro Paese, che la Romania abbia uno scatto d'orgoglio, da molti punti di vista" dice la giornalista Cristina Topescu, autrice in passato di un documentario sulla figura del regnante.

Il Presidente Klaus Iohannis si è espresso immediatamente dopo la notizia della scomparsa: "È un triste giorno per la Romania. Re Michele Primo è stata una delle più grandi personalità di questo Paese e ha scritto una pagina cruciale nella storia della Romania"

Qualche anno fa aveva designato la figlia primogenita Margherita come erede dinastica.

Dopo la caduta di Ceausescu il Re cercò due volte senza successo di rientrare in patria. Quando riuscì a tornare a Bucarest, grazie a un accordo con il governo democratico rumeno, venne accolto da una folla di più di un milione di persone. 

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