Cerimonia in pompa magna, con canti patriottici e picchetto militare. Il pope ortodosso che l'ha benedetta: "Un'arma santa"
Il rullo di tamburi c’era. Il picchetto militare in alta uniforme pure. Mancava solo la raffica sparata in aria, dal mitra che la statua brandisce in favore di pubblico. Ad esservi ritratto è Mikhail Kalashnikov, padre del letale e immarciscibile AK-47, più noto come l’omonimo Kalashnikov, alla cui memoria Mosca ha voluto dedicare una scultura.
#Kalashnikov statue unveiled in Moscow.Late designer's daughter Yelena Kalashnikova & Sergey #Chemezov were present https://t.co/Ih34LWnPuHpic.twitter.com/6ZQ4HPIAsZ
— RussianDefence.com (@Russian_Defence) 19 septembre 2017
In sottofondo canti patriottici della Seconda Guerra Mondiale, alla cerimonia hanno partecipato anche il Ministro della cultura Vladimir Medinsky e un pope ortodosso, che nel benedirla ha parlato di “arma santa che ha difeso il Paese”. Con buona pace dei critici, che le rimproverano di inviare l’immagine di una Russia militarista e guerrafondaia. Manifestazioni di protesta, che erano state organizzate in concomitanza della cerimonia, si sono concluse con alcuni arresti.
and then ? ... a man is detained by police as he holds a sign reading ‘a creator of weapons is a creator of death’#Kalashnikov#Moscowpic.twitter.com/XuFvcDl7dd
— Tamer Yazar (@tameryazar) 19 septembre 2017