'Caro Lucio ti scrivo' e ti racconto il futuro dei figli delle tue canzoni

'Caro Lucio ti scrivo' e ti racconto il futuro dei figli delle tue canzoni
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Di Claudio Rosmino
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A cinque anni e mezzo dalla sua scomparsa, Lucio Dalla e la sua opera sono ancora fonte di ispirazione di emozioni e spunti artistici. Caro Lucio ti scrivo è un film dedicato al grande artista bolognese, scomparso il 1° marzo 2012, diretto dal Riccardo Marchesini e tratto dall’omonimo spettacolo teatrale scritto da Cristiano Governa.

L’opera, già uscita in Italia, è stata presentata al pubblico francese (ma soprattutto agli italiani residenti in Francia), a Lione, nell’ambito della rassegna di appuntamenti organizzati dall’Istituto italiano di cultura, alla presenza del regista. Tra fantasia e realtà, “Caro Lucio ti scrivo” si basa su racconti collegati a canzoni dell’artista, da “Anna e Marco”, a “Meri Luis”, da “Futura”, al “caro amico” di “L’anno che verrà”.

I personaggi raccontati nei diversi brani prendono vita, attraverso le lettere che indirizzano al cantautore al suo indirizzo di Bologna, dopo la sua scomparsa, e che finiscono nelle mani della postina Egle Petazzoni.

Le lettere sono raccontate da voci narranti d’eccezione, Ambra Angiolini, Alessandro Benvenuti, Piera Degli Esposti, Neri Marcorè, Ottavia Piccolo, Andrea Roncato e Grazia Verasani, e permettono di sapere cosa è successo ai personaggi di quelle canzoni. Che ne è stato di Anna e Marco? E di Futura? E cosa fa il “caro amico” a cui Dalla scrive ne “L’anno che verrà”?

Le risposte, tra malinconia e fantasia, appaiono sullo sfondo di una Bologna d’antan danzando sulle note immortali di Lucio Dalla. e la sua opera sono ancora fonte di ispirazione di emozioni e spunti artistici.

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