L'Europa saluta Kohl e si chiede: quale futuro per l'Unione?

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Di Euronews
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Martin Schulz e l'ex primo ministro polacco Buzek, intervistati da Euronews ai funerali dell'ex cancelliere

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L’ultimo saluto a Helmut Kohl dopo i funerali di Stato europei a Strasburgo, è stato a Spira, in Germania, nella stessa cattedrale in cui l’ex cancelliere si riparò, da ragazzo, dalle bombe della seconda guerra mondiale, a una ventina di chilometri dalla sua città natale. Qui 900 invitati hanno assistito alla cerimonia. Una sfilata di presidenti in carica ed ex presidenti.
Era ancora forte l’emozione per la cerimonia all’europarlamento dove il nostro corrispondente ha intervistato Jerzy Buzek, ex primo ministro polacco e membro del parlamento europeo: “Kohl mi disse che come polacchi non solo dovevamo stare nell’Unione europea ma che saremmo dovuti entrare nell’unione monetaria il prima possibile. Poi espresse il suo punto di vista sull’euro dicendo che era un progetto più politico che economico”. I funerali di Kohl sono un’occasione per riflettere sul futuro dell’Unione. Martin Schulz, ex presidente del parlamento europeo, ha detto: “Non abbiamo bisogno solo di Francia e Germania, ma dobbiamo coinvolgere altri Paesi come l’Italia. Per l’Unione serve una sorta di rifondazione e non possiamo farlo da soli, dobbiamo avere altri Paesi al nostro fianco”.
Sandor Zsiros, corrispondente di EURONEWS: “Questa cerimonia mostra che l’asse franco-tedesco nei prossimi anni potrebbe essere forte come ai tempi di Kohl, quando il cancelliere tedesco cooperò strettamente con il presidente francese per costruire l’Unione Europea”.

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