Sfilate anche in molte altre città del mondo: in 72 Paesi le relazioni omosessuali sono ancora fuorilegge
Oltre un milione di persone lungo la celebre Gran via fino a Plaza Colon. Madrid capitale mondiale dell’orgoglio omosessuale, ha ospitato questo sabato il world gay pride 2017. Il gay pride per la prima volta ha ottenuto l’appoggio di tutti i partiti politici spagnoli compreso il conservatore Partido Popular che si oppose alla legge per il matrimonio gay voluta dai socialisti; legge che però passò facendo della Spagna il quarto Paese al mondo, ora sono 23, ad ammettere le nozze omosessuali.
Mentre il corteo per i diritti della comunità LGBT accende Madrid, sembra un secolo fa che la Spagna franchista incarcerava e torturava i gay, invece la legge che autorizzava la loro repressione è stata abrogata appena 38 anni fa. Sfilate si sono tenute anche in molte altre città del mondo per ricordare che c‘è ancora molto da fare: in 72 Paesi infatti le relazioni omosessuali sono proibite e in alcuni stati islamici la punizione è la pena di morte.
Il prossimo anno il world gay pride si terrà a New York.
Il tweet della sindaca di Madrid “Non dimenticate che chiunque amiate, Madrid vi vuole”
Madrid quiere que recordéis siempre, que nunca olvidéis, que améis a quien améis Madrid os quiere. #MadridWorldPride2017pic.twitter.com/jbS06RXNGU
— Manuela Carmena (@ManuelaCarmena) 1 luglio 2017