Tornato a far parte del partito islamico al governo in Turchia, il presidente Recep Tayyip Erdogan lancia un avvertimento all’Unione Europea: o aprite i capitoli mancanti o abbandoniamo i negoziati pe
Tornato a far parte del partito islamico al governo in Turchia, il presidente Recep Tayyip Erdogan lancia un avvertimento all’Unione Europea: o aprite i capitoli mancanti o abbandoniamo i negoziati per l’adesione. Dall’inizio dei colloqui nel 2005 ne sono stati avviati 16 su 35.
Le relazioni fra Ankara e Bruxelles si sono fatte più tese dalla vittoria del referendum che rafforza i poteri del presidente.
“D’ora in poi non c‘è altra opzione che quella di aprire i capitoli che non avete ancora aperto. Se non li aprite, arrivederci”, ha detto Erdogan che ha più volte evocato la possibile convocazione di un referendum sul proseguimento o meno del processo di adesione all’Unione Europea.
“Dovete mantenere le vostre promesse. Poi possiamo sederci al tavolo delle trattative e discutere. Altrimenti non abbiamo nulla da discutere con voi”.
Il presidente è tornato fra i ranghi dell’AKP dopo tre anni per effetto della consultazione del 16 aprile. Adesso il capo dello Stato può far parte di un partito, cosa che permetterebbe a Erdogan di controllare il dissenso interno e di accumulare un vantaggio in vista delle elezioni politiche e presidenziali del 2019.