Elettricità biologica per purificare l'acqua

Elettricità biologica per purificare l'acqua
Di Euronews
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Il progetto europeo per depuratori a impatto energetico ZERO

Ecco un luogo che potrebbe sembrare un parco; in realtà questa struttura sperimentale presso Siviglia, Spagna, sviluppa un nuovo modo ecologico per purificare l’acqua di scarico che può trasformare la vita dei piccoli centri.

.univcadiz</a> students visiting <a href="https://twitter.com/hashtag/iMETland?src=hash">#iMETland</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/wastewater?src=hash">#wastewater</a> treatment device in Carrion de los Céspedes. <a href="https://t.co/YgSu4OzcKT">https://t.co/YgSu4OzcKT</a> <a href="https://t.co/n70Q40AEjr">pic.twitter.com/n70Q40AEjr</a></p>— iMETland (iMETland) 3 marzo 2017

Qui l’aria non puzza di fogna. Non ci sono zanzare o edifici industriali. Le acque reflue della vicina città sono purificate in modo naturale, da microrganismi sotterranei. Un metodo tradizionale migliorato dalla ricerca.

Il ricercatore Carlos A. Aragón Cruz ci mostra come le acque nere che vengono dalla città siano trattate nell’unità sperimentale. I ricercatori utilizzano batteri elettroattivi che producono energia elettrica purificando i rifiuti organici.

Il vantaggio è chiaro. I batteri elettroattivi purificano l’acqua fino a dieci volte più in fretta del solito. Ecco perché invece di ghiaia questa zona umida sperimentale è piena di materiale conduttore di elettricità.

Abraham Esteve-Núñez, ricercatore in biotecnologie ambientali: “Le acque nere giungono a questo sistema che non è alimentato da alcuna fonte esterna di energia. Al suo interno interagiscono alcuni microrgnismi speciali che producono elettricità e che ricoprono la superficie di materiali come questi, materiale eletroconduttore che funziona da supporto fisico ma allo stesso tempo aiutano ad accelerare i processi metabolici che sono responsabili della purificazione dell’acqua. Il risultato finale è un’acqua limpida a costi energetici zero, un’acqua che non sta generando alcun residuo inquinante”.

Un sistema così compatto può soddisfare le esigenze di una piccola comunità: le acque reflue provenienti da un serbatoio settico fluiscono attraverso il bio-filtro vegetale, producendo acqua pulita e pronta per l’irrigazione fino a 25 mila litri al giorno. I sistemi cosi’ sono in costruzione in Spagna, Messico, Argentina e Danimarca.

Juan José Salas Rodriguez, direttore di ricerca di CENTA:
“ Questa tecnologia può essere applicata ovunque nel mondo, non solo nei pressi di Siviglia, dove operiamo. È dimostrato che una tecnologia simile può funzionare in climi molto freddi senza alcun problema. Non dimentichiamo che la biomassa che purifica l’acqua è situata nel sottosulo e permette di lavorare a temperature più basse, con gli stessi risultati di purificazione richiesti”.

Qui in Danimarca, gli scienziati che lavorano a questo progetto di ricerca europeo
stanno testando vari materiali elettrici per trovare i più efficienti al costo più basso.

Carlos A. Arias, ricercatore: “ Il materiale che usiamo è un residuo dell’industria petrolifera. Si usa affinchè i batteri si attacchino alla sua superficie e la sua conduttività consente il flusso di elettroni che aiuta a decomporre la materia organica”.

I ricercatori hanno sviluppato speciali elettrodi di vetro per misurare i flussi di energia generati dai batteri elettroattivi a diverse profondità. La costante campionatura dell’acqua rivela gli stadi della sua purificazione.

Ulteriori ricerche contribuiranno a trovare i migliori materiali per questa metodica rapida e pulita di purificazione delle acque nere – una tecnologia potenzialmente innovativa che gli scienziati sperano si diffondere in tutto il mondo.

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