Per la prima volta da quasi sette anni le vendite al dettaglio nel Regno Unito hanno un impatto negativo sulla crescita, proprio mentre il Paese si appresta a negoziare sulla Brexit e si prepara alle
Per la prima volta da quasi sette anni le vendite al dettaglio nel Regno Unito hanno un impatto negativo sulla crescita, proprio mentre il Paese si appresta a negoziare sulla Brexit e si prepara alle elezioni anticipate di giugno.
Nei primi tre mesi dell’anno le vendite al dettaglio sono diminuite dell’1,4%, il peggiore calo dal 2010. A frenare la spesa i prezzi in aumento a causa del rincaro del costo dei beni importati, conseguenza della debolezza della sterlina.
Retail Sales fell by -1.4% in Q1 2017 compared with Q4 2016 https://t.co/oZI7E1Ou95
— ONS (@ONS) 21 avril 2017
“L’inflazione relativa alle vendite al dettaglio è al livello più alto mai visto nel giro di circa cinque anni, al 3,2%”, spiega l’analista di Bgc Partners Mike Ingram. “E ciò si riflette sui prezzi sugli scaffali. Gli stipendi restano sotto pressione nel Regno Unito, si osserva una caduta del reddito disponibile reale delle famiglie”.
L’istituto nazionale di statistica ha calcolato che il calo delle vendite al dettaglio si tradurrà in una riduzione dello 0,1% del prodotto interno lordo nel primo trimestre, il primo contributo negativo da fine 2010.
L’inflazione, che a marzo era al 2,3%, potrebbe raggiungere il 3% quest’anno colpendo ancora più duramente i consumi, motore principale della crescita britannica.