Tanto parlare di scandali e di denaro distoglie l’attenzione dei francesi dai programmi anche secondo Bénoit Hamon, che ha comunque presentato il suo, di programma: il candidato socialista alle presid
Tanto parlare di scandali e di denaro distoglie l’attenzione dei francesi dai programmi anche secondo Bénoit Hamon, che ha comunque presentato il suo, di programma: il candidato socialista alle presidenziali è buon ultimo in ordine di tempo e di preferenze, tra i papabili.
Ha presentato il proprio progetto dopo la Le Pen, Macron e Fillon, ed è quarto nei sondaggi.
“Questa campagna è inquinata dal denaro. Nel caso di alcuni candidati, e si vede anche l’influenza dei poteri finanziari in alcuni dei programmi”.
Le promesse nel suo programma sono molte, e vanno dalla cancellazione dei debiti tra Paesi europei al diritto di veto delle rappresentanze dei lavoratori nella grandi imprese, dalla revoca della recente riforma del lavoro al reddito di cittadinanza:
“Io sono il candidato del potere d’acquisto, della busta paga, della valorizzazione del lavoro – ha detto -: questa misura migliorerà considerevolmente le condizioni di vita di una maggioranza dei francesi che oggi hanno redditi insufficienti a vivere in modo decente”.
Subito dietro a Hamon, nei sondaggi c‘è il candidato comunista, Melenchon. I due, insieme a Marine Le Pen, François Fillon ed Emmanuel Macron, si ritroveranno in un contestato dibattito televisivo. Contestato perché, sulla base dei sondaggi, è stato deciso di dare la parola soltanto ai primi cinque della decina di candidati esistenti. Oltre a Macron, che aveva rifiutato di passare dalle forche caudine delle primarie della sinistra ed è ora secondo nei sondaggi, anche Melenchon sta approfittando delle tensioni interne ai socialisti.