Chi boicotta la cerimonia di investitura di Trump?

La cerimonia di investitura del presidente degli Stati Uniti ha un protocollo rigido, cui tutti i partecipanti si attengono.
Il momento forte della cerimonia, che dura tutta una giornata, è il giuramento, l’unico evento previsto dalla Costituzione.
I preparativi e le prove sono in corso e niente è lasciato al caso.This just in: Trump Inauguration invitations have been declined by several Bibles that would rather he not touch them.
— Bette Midler (@BetteMidler) January 18, 2017
Anche perché sono invitate a Washington centinaia di migliaia di persone.
Qualcuno però ha deciso di marcare visita, come John Lewis, il deputato democratico che ritiene l’elezione di Trump non legittima.
È una prima volta per John Lewis, deputato da oltre 30 anni.
Il democratico, eletto nello Stato della Georgia, non è il solo.
2 DAYS TO GO. Pres-Elect Donald J. Trump on Dems boycotting the inauguration: “that's okay because we need seats so badly!” pic.twitter.com/Ix9h2P29SD
— Varney & Co. (Varneyco) <a href="https://twitter.com/Varneyco/status/821709472360001537">January 18, 2017</a></blockquote> <script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Sono circa una sessantina i parlamentari che non andranno alla cerimonia e i motivi addotti sono i più diversi: gli insulti in campagna elettorale di Trump, l'hackeraggio del server democratico da cyber pirati russi, sottovalutato da Trump, qualcuno ha dichiarato addirittura che assistere al giuramento di Trump sia una perdita di tempo. <blockquote class="twitter-tweet" data-lang="en"><p lang="en" dir="ltr">"I don't see this president-elect as a legitimate president." More than 50 Democratic lawmakers will not attend Donald Trump's inauguration. <a href="https://t.co/TMxZoJhNbe">pic.twitter.com/TMxZoJhNbe</a></p>— New York Times Video (
nytvideo) January 18, 2017
Anche il mondo dello spettacolo però snobba il magnate newyorkese.
Trump wants his Inauguration Day to be beautiful and tremendous—but it's turning out to be sad, a total disaster. https://t.co/5vMrPXjJmN
— The New Yorker (@NewYorker) January 18, 2017
Molti cantanti e gruppi hanno protestato per l’uso dei propri brani ai meeting di Trump, tra gli altri Elton John, in moltissimi hanno criticato le sue boutade su immigrati e musulmani.
Malgrado gli inviti, Andrea Bocelli, il cantante country Garth Brooks, lo stesso Elton John, Céline Dion, e altri ancora hanno declinato l’invito.
Bocelli ha spiegato di non volere irritare i suoi fan.
Questo semi boicotaggio del mondo dello spettacolo la dice lunga su un Paese fortemente polarizzato ma anche sull’impopolarità del presidente.
Stando a un sondaggio Gallup mai un presidente moderno era risultato tanto impopolare prima della sua investitura.