Il Paese in lutto, colpiti gli agenti di polizia
Un bilancio che continua a salire: con 39 morti e 155 feriti il doppio attentato allo stadio Vodafone-Besiktas di Istanbul rappresenta un duro colpo alle istituzioni turche. La quasi totalità delle vittime sono agenti di polizia. Le esplosioni sono avvenute due ore dopo la fine della partita tra i padroni di casa del Bsiktas e gli avversari del Bursarpor.
“Ogni volta che la Turchia fa un passo positivo verso il futuro i terroristi rispondono con il sangue e il caos” ha affermato il Presidente Recep Tayyip Erdogan, promotore di una campagna d’epurazioni senza precedenti in Turchia in risposta al fallito golpe del 15 luglio. Il Capo dello Stato ha visitato alcune delle persone ricoverate a seguito delle ferite riportate.
Le esplosioni sono state causate da un kamikaze e da un’autobomba. L’attentato è costato la vita a 30 agenti, 8 civili e una persona ancora da identificare ed è stato rivendicato dai “Falchi per la liberazione del Kurdistan”, il cosiddetto Tak, una frangia estremista del movimento curdo.
L’attentato è stato condannato con fermezza dal partito filo-curdo Hdp che in un comunicato aveva subito espresso la propria condivisione del dolore della Turchia.