Una vittoria storica per gli indiani d’America, per gli ecologisti e per i difensori dei diritti dei popoli nativi.
Una vittoria storica per gli indiani d’America, per gli ecologisti e per i difensori dei diritti dei popoli nativi.
Il genio militare americano ha bocciato l’attuale percorso previsto per
l’oleodotto in North Dakota, controverso progetto sul quale era in corso da mesi un duro scontro.
Il Dakota Access Pipeline doveva attraversare 4 Stati americani su una distanza complessiva di 1.880 chilometri fino all’Illinois.
Le tribù Sioux di Standing Rock insistevano sulla minaccia che il progetto rappresentava per le risorse idriche e di acqua potabile in diversi territori originari dei popoli nativi.
Il pronunciamento dello Us Army Corps of Engineers arriva a conclusione di una sospensione decretata dall’amministrazione Obama dopo le polemiche il progetto aveva innescato.
A day that began with prayers ended with victory dances Sunday. #DAPLhttps://t.co/c1PYFDGtk5
— USATODAY (@USATODAY) 5 dicembre 2016
Breaking: After Months of Standing Rock Protests, New Route Considered for the Dakota Access Pipeline #DAPL#NoDAPLhttps://t.co/mRrrveLQE8
— Global Citizen (@GlblCtzn) 5 dicembre 2016