USA: si cercano autori e movente dell'attentato compiuto sabato sera a NY

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Di Simona Volta
USA: si cercano autori e movente dell'attentato compiuto sabato sera a NY

Restano sconosciuti gli autori e il movente dell’attentato compiuto sabato sera a New York. 29 le persone rimaste ferite, e tutte già dimesse, nell’esplosione dell’ordigno piazzato in un cassonetto dell’immondizia a Chelsea.

Il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo non esclude che possa essersi trattato di un atto terroristico, poi però specifica che “al momento non ci sono evidenze di un collegamento con il terrorismo internazionale, ma è davvero troppo presto per trovare conferma dalle indagini. Chi ha piazzato quelle bombe verrà trovato – conclude – e assicurato alla giustizia”.

Cosa è accaduto

Alle 20.30 di sabato 17 settembre, a Chelsea scoppia un ordigno piazzato in un cassonetto della spazzatura. Chelsea è un quartiere di Manhattan dove i vecchi magazzini riconvertiti oggi ospitano boutique alla moda, bar gay-friendly e gallerie d’arte. La zona è nota per i ristoranti raffinati ma anche per i locali, in cui fare le ore piccole. Un quartiere affollato, durante le ore notturne. Poco dopo lo scoppio, la polizia rinviene un’altra bomba sulla 27ª strada. Si tratta di una pentola a pressione collegata con dei fili a un cellulare. L’ordigno rudimentale viene disinnescato.

Le indagini

Le indagini sembrano complesse. Il capo della polizia locale James O’Neill, che era al suo primo giorno di lavoro, non ha nascosto la propria preoccupazione: gli autori dell’attentato si trovano ancora in libertà e non sarà affatto semplice risalire alla loro identità.

Alle indagini partecipa anche l’FBI che, nel proprio laboratorio di Quantico, in Virginia, esaminerà i resti della bomba così come l’altro ordigno, inesploso, trovato a quattro isolati di distanza. Gli investigatori stanno vagliando tutti i video in loro possesso e chiedono, a chiunque abbia informazioni, di fornire la propria testimonianza.

NY resta in stato di assedio

New York rimane presidiata da migliaia di agenti mentre la sicurezza nelle metropolitane e negli aeroporti è stata rafforzata. L’allerta è ai massimi livelli. In città sono arrivate più di un centinaio di delegazioni internazionali per il summit sui rifugiati organizzato al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, nell’ambito della 71ª Assemblea Generale.