Europa, nuovo passo verso l'indipendenza energetica

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La Commissione europea e i ministri per l'energia di 12 Paesi dell'Unione hanno firmato un accordo di cooperazione generale questo venerdì per costruire la parte rumena del gasdotto "Brua"che passa pe

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La Commissione europea e i ministri per l’energia di 12 Paesi dell’Unione hanno firmato un accordo di cooperazione generale questo venerdì per costruire la parte rumena del gasdotto “Brua” che passa per Bulgaria Romania Ungheria e Austria.

Miguel Arias Cañete, Commissario all’Energia: „Stiamo costruendo una rete. Non una grande rete tradizionale, ma condotte più piccole che permetteranno al gas di muoversi in direzione sud-est ovest e nella regione ci sarà più energia a minor prezzo”.

Il progetto “Brua” permetterà di connettere l’Europa orientale e centrale ai giacimenti del Mar Caspio e del Mar Nero. In Romania la rete sarà lunga 528 km.
La prima fase di connessione alla porzione bulgara sarà completata in poche settimane, assicura Bucarest.

Victor Vlad Grigorescu, Ministro dell’Energia:
„Questa rete ha ottenuto un supporto finanziario importante dall’Unione europea attraverso il cosiddetto Meccanismo del Progetto di Interesse comune. Circa 180 milioni di euro, a cui va aggiunta la nostra parte, circa 220 milioni di euro, che verrà sostenuto dall’autorità pubblica per i trasporti. Questo significa sicurezza energetica, lavoro, e crescita del Pil”.

Dal 2019, la rete Brua permetterà di far arrivare all’Ungheria 4,4 miliardi metri cubi di gas russo, sempre dipendente dal gas russo.

Beatrix Asboth, Euronews, Budapest:
“La cortina di ferro è caduta oltre 25 anni fa, ma la dipendenza dell’Europa dell’Est dal gas russo è rimasta.
In considerazione delle tensioni politiche del recente passato è sempre più importante costruire una rete di gasdotti che permettano di diversificare il mercato energetico il piu presto possibile”.

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