Riuniti a Bratislava, in Slovacchia, i ministri delle finanze della zona euro hanno fatto pressione su Atene perché proceda alle riforme necessarie per sbloccare i 2,8 miliardi di euro di aiuti entro
L’Eurogruppo ha rimesso il piede sull’accelleratore con la Grecia. Riuniti a Bratislava, in Slovacchia, i ministri delle finanze della zona euro hanno fatto pressione su Atene perché proceda alle riforme necessarie per sbloccare i 2,8 miliardi di euro di aiuti entro la fine del mese.
Jeroen Dijsselbloem, ministro olandese delle Finanze e presidente dell’Eurogruppo: “L’estate è finita abbiamo davvero bisogno di recuperare il tempo perduto. E il ministro greco, il nostro collega greco, era convinto ci fosse un interesse congiunto nel continuare. Ha molto a che vedere con la fiducia tra di noi, fiducia che il Fondo Monetario Internazionale ha confermando che si esprimerà prima della fine dell’anno, ma anche fiducia da parte del resto del mondo nella Grecia e nell’economia Greca”.
Nella lista di 15 azioni da intraprendere ci sono la riforma dell’energia, della governance delle banche e ancora privatizzazioni. Pierre Moscovici, Commissario europeo all’Economia:
“Dobbiamo dire loro che devono rispettare i loro impegni. Dobbiamo essere severi, ma senza drammatizzare in maniera inutile. Tutti lo vogliamo, c‘è la volontà politica, c‘è la capacità e la missione sarà affrontata dalla prossima settimana”.
Questo nuova linea di credito si iscrive nel terzo piano di aiuti di 86 miliardi predisposto in cambio di una serie di riforme. Il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schäuble, si è detto fiducioso sulla capacità di Atene di reagire come atteso di qui alla fine del mese.