Passaggio di consegne in Tunisia, dove si insedia il nono esecutivo dal 2011.
Passaggio di consegne in Tunisia, dove si insedia il nono esecutivo dal 2011. Dopo aver ottenuto la fiducia dal Parlamento, il nuovo governo di unità nazionale di Youssef Chahed è chiamato ad attuare l’Accordo di Cartagine: emergenza terrorismo, corruzione e crescita economica.
Un governo che conta su un’ampia maggioranza, l’unico partito all’opposizione è Il Fronte Popolare, un raggruppamento di forze di sinistra.
“La democrazia è sostenere le istituzioni e non la si associa a singole persone. Rappresento la continuità del processo di rivoluzione democratico in Tunisia – ha detto il neo premier Youssef Chahed – Ma la rivoluzione sarà in pericolo se non riusciremo a raggiungere gli obiettivi economici e sociali che le persone attendono da sei anni”.
A ricordare le emergenze al governo, l’uccisione di tre soldati dell’esercito ad opera di un gruppo di jihadisti sul monte Sammama, nella regione di Kasserine, non lontano dal confine algerino.
L’imboscata segue di 24 ore un’operazione della Guardia nazionale che aveva portato all’arresto di cinque persone sospettate di preparare attentati nelle città della zona costiera.
La Tunisia ha il premier più giovane della sua storia https://t.co/wiCSNClRdUpic.twitter.com/uHxx68uU8E
— IlSole24ORE (@sole24ore) 27 agosto 2016