Da qualche giorno la Francia ha un nuovo eroe.
Da qualche giorno la Francia ha un nuovo eroe.
Le immagini dell’attentato di Nizza avevano mostrato un motociclista che aveva tentato di fermare la corsa di Mohamed Lahouaiej Boulhel aggrappandosi al camion.
Ora Franck racconta la sua storia ai media, ma senza rivelare il suo cognome.
Dice di non sentirsi un eroe e di aver agito così anche per proteggere suo figlio.
“Volevo andare a vedere i fuochi d’artificio”, ricorda, “ma eravamo in ritardo e li ho persi. Però ho proposto a mia moglie di andare lo stesso a prendere un gelato sul Corso Saleya. C’erano persone che tornavano dalla spiaggia dopo i fuochi d’artificio e che stavano rientrando con calma. In quel momento vedo il camion che mi supera a destra sul marciapiede. Andava ad almeno 80 o 90 km/h, non so, molto veloce. Vedo persone volare da tutte le parti, persone risucchiate dal camion, che oscilla tra la strada e il marciapiede, sta a metà sul marciapiede, metà sulla strada. So perfettamente che mio figlio si trova a Place Masséna alla fine della Promenade des Anglais e comincio a rincorrere il camion, sempre con mia moglie seduta dietro. Per prendergli il volante, per fermarlo, per farlo accostare. Voglio entrare nella cabina e picchio con tutte le mie forze. Voglio farlo uscire dalla cabina, ma non ci riesco. Sono faccia a faccia con lui.
Ha in mano una pistola, ho l`impressione che la stia ricaricando, mi spara ma l’arma non funziona.
Il suo sguardo è freddo, senza emozioni.
A un certo punto mi spara un colpo; scendo dal camion e risalgo subito, ricomincio a colpire e continuo. Comunque ero pronto a morire.”