Sterlina ai minimi da trent’anni e listini azionari londinesi a picco all’indomani del referendum che sancisce l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.
Sterlina ai minimi da trent’anni e listini azionari londinesi a picco all’indomani del referendum che sancisce l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Stamane il FTSE di Londra ha registrato il crollo più pesante dalla crisi finanziaria del 2008. Già in apertura di contrattazioni bruciava oltre 120 miliardi di sterline. L’intervento della Banca d’Inghilterra è servito a tamponare le perdite, ma la moneta britannica a metà mattinata cedeva oltre 6 punti percentuali, il calo più netto dall’introduzione del sistema dei cambi variabili negli anni settanta. Profondo rosso per gli istituti di credito, con HSBC, Barclays e RBS che perdevano tutte circa 17 punti percentuali.