Realtà virtuale nuova frontiera dei videogames da vivere in prima persona

Realtà virtuale nuova frontiera dei videogames da vivere in prima persona
Di Euronews
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Mercato ancora tutto da esplorare, ma i grandi produttori annunciano rivoluzioni che cambieranno il modo di giocare.

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La realtà virtuale per i più resta confinata ancora al mondo della fantascienza. Due terzi della popolazione americana non hanno idea dei risultati raggiunti dalla tecnologia in questo campo. Eppure il recente Electronic entertainment expo, tenutosi dal 14 al 16 giugno a Los Angeles, ha visto raddoppiare gli espositori in questo ambito.

Jason Rubin, direttore dei contenuti di Oculus, società acquistata due anni fa da Facebook, afferma che “mi piace pensare a questa fase come se fossimo nell’era del bianco e nero e magari anche del muto, al cinema. Quando per ognuno era incredibile vedere il primo film”.

“La realtà virtuale – aggiunge – è strabiliante, ma siamo appena all’inizio del viaggio per arrivare dove siamo ora con i film campioni di incassi. È eccitante per gli sviluppatori, ma anche per i consumatori compiere questo viaggio. Eccitante ogni volta che succede qualcosa di nuovo”.

I colossi dell’industria dell’intrattenimento stanno portando i videogiochi verso una nuova dimensione. Sony ha fatto squadra con la californiana Impulse Gear per creare Farpoint, avventura ambientata su un ostile mondo alieno.

“Vi trasportiamo – spiega Seth Luisi, fondatore di Impulse Gear – in un mondo alieno. Siete bloccati su questo mondo e dovete muovervi in esso, esplorarlo e con la realtà virtuale vi permettiamo davvero di sentirvi come foste lì. Con il suono 3D sentite l’ambiente attorno a voi, il vento ululare, ogni creatura aliena correre dietro di voi e balzare verso di voi. È un’esperienza davvero coinvolgente”.

I produttori di videogames iniziano a usare la realtà virtuale per trasportare i giocatori in situazioni sempre più estreme, spaventose. Come trovarsi nel profondo dell’Oceano Pacifico, con l’ossigeno che sta per finire.

“Essere intrappolati in uno scafandro altamente tecnologico – racconta David Chen, di Honor code – è una delle situazioni nella quale la realtà virtuale funziona davvero bene, perché metti su la tua cuffia e ti senti totalmente immerso in questo spazio ristretto. È molto immediato e la gente può entrare in sintonia immediatamente”.

Secondo alcune stime, in pochi anni il mercato della realtà virtuale varrà 130 miliardi di euro. E non rivoluzionerà solo i videogiochi, ma anche l’istruzione, l’allenamento, la cura della salute.

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