Una parte della società polacca torna a protestare contro il governo, stavolta per difendere l’appartenenza all’Unione Europea. A Varsavia hanno
Una parte della società polacca torna a protestare contro il governo, stavolta per difendere l’appartenenza all’Unione Europea. A Varsavia hanno manifestato oltre 240.000 persone secondo l’amministrazione della capitale, per iniziativa di vari partiti d’opposizione, fra i quali il maggiore, Piattaforma civica.
Il governo di destra del partito Diritto e giustizia esprime posizioni anti-europee, in particolare sull’accoglienza dei migranti.
“Siamo qui per affermare che non permetteremo che si realizzi l’incubo di un regime autoritario”, ha asserito Grzegorz Schetyna, leader di Piattaforma Civica. “Non permetteremo violazioni della democrazia, dello stato di diritto, della Costituzione”.
L’opposizione contesta diverse misure del governo, come la legge sui media, criticata anche dall’Europa, e l’assegnazione della carica di procuratore generale al ministro della Giustizia.
Una contromanifestazione, organizzata dal movimento nazionalista contro l’appartenenza all’Unione Europea, a Varsavia, ha riunito circa 2500 persone.