La giustizia indiana ha aperto un’inchiesta sull’incendio scoppiato sabato nel tempio indu di Puttingal, nello Stato di Kerala, durante uno
La giustizia indiana ha aperto un’inchiesta sull’incendio scoppiato sabato nel tempio indu di Puttingal, nello Stato di Kerala, durante uno spettacolo pirotecnico non autorizzato. L’ultimo bilancio della tragedia parla di almeno 110 morti e quasi 400 persone rimaste ferite. Sono al momento 75 le vittime identificate. L’incidente è avvenuto in occasione dei festeggiamenti del Nuovo Anno induista.
“C’erano più di 150 chilogrammi di esplosivi. Non c’era nessun permesso, nessuna licenza, nessun quadro legale per allestire uno spettacolo pirotecnico del genere” racconta un residente locale.
La gravità della crisi ha richiesto l’intervento congiunto di esercito, aviazione e marina militare per affiancare i soccorsi medici civili.
“Praticamente tutti i presenti sono rimasti feriti. Tutti avevano il volto coperto da polvere e detriti, nessuno ne è uscito indenne” racconta un altro testimone.
Il Primo Ministro indiano Narendra Modi si è recato ieri sul luogo dell’incidente ed ha fatto visita ai feriti ricoverati nell’ospedale della città di Kollam. Il Premier ha annunciato risarcimenti per le femiglie delle vittime e per i feriti.