Usa 2016. Hillary vince in tutti gli Stati del mini Super Tuesday e annulla Sanders

Un secondo Super Tuesday che per il partito democratico rappresenta la pietra tombale delle ambizioni di Bernie Sanders. Hillary Clinton vince in 4 Stati e, dopo un testa a testa con il senatore del Vermont in Missouri, vince anche qui con uno scarto di nemmeno 1.500 voti. Il suo discorso non cambia: è un’attacco frontale al futuro sfidante, Donald Trump.
“Il prossimo Presidente dovrà essere in grado d’affrontare 3 grandi sfide: primo, apportare dei cambiamenti positivi nella vita della gente; secondo, garantire la sicurezza; terzo: riportare il nostro Paese all’unità” ha detto nel discorso della vittoria davanti ai suoi sostenitori.
E i militanti democratici si gustano la serata della svolta e si lasciano trasportare da un’ammirazione per Hillary velata da qualche tocco d’ingenuità:
“Credo che piaccia al grande pubblico, penso che abbia un carattere forte e che appoggi tutta una serie di questioni che ci stanno a cuore” dice un elettore.
“Mi ricordo di aver visto Hillary Clinton quando era la first lady, io avevo 14 anni. Adesso posso votare per lei ed è lei la prima ad avermi dimostrato che non c‘è bisogno di essere la moglie di qualcuno per entrare in politica, posso essere io a fare politica” dice un’iscritta al partito democratico…
Il corrispondente di euronews in Florida Stefan Grobe: “Fino ad ora questa è stata la notte più gloriosa per Hillary Clinton dall’inizio delle primarie. Nel suo discorso dopo la vittoria ha sottolineato che Bernie Sanders non è più una minaccia. D’ora in poi potrà concentrarsi su chiunque si avvii ad essere il candidato nominato dai repubblicani”.