Taiwan: si scava tra le macerie dopo il sisma

A Taiwan si lavora per estrarre dalle macerie le persone ancora disperse dopo il terremoto di magnitudo 6,4 che ha colpito l’isola.
Mancano all’appello in 150, alcuni intrappolati nel crollo di un palazzo di 17 piani a Tainan, dove si registra buona parte delle 14 vittime accertate, tra cui una neonata.
L’edificio, costruito negli anni Novanta, era considerato poco sicuro dagli abitanti della zona e il cedimento suscita interrogativi sui materiali con cui è stato realizzato.
Centinaia le persone tratte in salvo. Più di 100 quelle ricoverate in ospedale.
Le loro testimonianze sono drammatiche.
“I soccorritori si sono fatti breccia nell’edificio strato dopo strato” spiega una superstite “e ci hanno chiesto di arrampicarci per uscire, ma io ho spiegato che i miei bambini sono troppo piccoli per arrampicarsi. Quindi hanno scavato un buco più grande e un soccorritore è riuscito a infilarsi tra le macerie per tirar fuori i bambini. Poi, lentamente, sono uscita anch’io.”
I soccorsi sono ostacolati dal timore di nuovi crolli e di esplosioni a causa della rottura di tubature del gas. Interrotte le forniture di acqua ed elettricità per decine di migliaia di abitazioni.