Se il 2015 è stato considerato uno degli anni più difficili per l’Unione europea, il 2016 non sarà migliore. Parola di Jean Claude Juncker che a
Se il 2015 è stato considerato uno degli anni più difficili per l’Unione europea, il 2016 non sarà migliore. Parola di Jean Claude Juncker che a Bruxelles ha illustrato ai giornalisti le previsioni per l’anno appena iniziato. Se il quadro economico torna pian piano a essere positivo, è la divsione tra gli Stati membri a preoccupare. Soprattutto riguardo la questione migratoria.
“La Commissione ha fatto tutto il possibile per arrivare a un accordo sulla crisi dei rifugiati e anche in un contesto molto difficile. Alcuni Paesi sembrano ancora avere problemi a implementare quanto è stato deciso dal Consiglio dei Ministri mesi fa. Ma se quanto deciso non verrà attuato ci troveremo davanti una difficilissima crisi di credibilità. Se non attueremo quando deciso a livello normativo e politico ne pagheremo il prezzo in termini di fiducia dei cittadini” ha dichiarato Jean Claude Juncker.
Il Presidente dell’esecutivo comunitario ha, quindi, ribadito il suo pieno sostegno all’area Schengen, senza la quale l’Europa perderebbe il suo tratto distintivo.