In Brasile hanno preso fuoco almeno sedici cisterne contenenti materiale chimico. È successo in un terminal marittimo di Guaruja, a est del porto di
In Brasile hanno preso fuoco almeno sedici cisterne contenenti materiale chimico. È successo in un terminal marittimo di Guaruja, a est del porto di Santos, il più grande del Paese. Il terminal è stato evacuata e sono state sospese le attività portuali, sul posto sono al lavoro i vigili del fuoco.
51 persone hanno ricevuto cure mediche dopo aver lamentano nausea e mal di testa. All’origine del rogo ci sarebbe la perdita e il contatto con l’acqua piovana di di alcune sostanze chimiche come l’acido cloridrico e dicloroisocianurato di sodio.
“Quando ci siamo resi conto di quello che stava succedendo siamo scappati. Abbiamo abbandonato lì tutto quello che avevamo. È tutto lì le nostre automobili, i nostri portagli”, racconta un’impiegata.
Il sindaco di Guaruja Maria Antonieta de Brito ha esortato i residenti a rimanere dentro le proprie abitazioni con le finestre chiuse fino a quando l’allerta chimica non sarà rientrata.
Un incendio di grandi dimensioni aveva nell’aprile scorso già colpito alcune cisterne di materiale combustibile nel litorale di San Paolo.