Arresti a tappeto in Turchia dopo la strage dei turisti a Istanbul. La polizia ha prelevato in totale 68 persone sospettate di essere legate
Arresti a tappeto in Turchia dopo la strage dei turisti a Istanbul. La polizia ha prelevato in totale 68 persone sospettate di essere legate all’Isil, tra di loro ci sono 3 cittadini russi.
Gli arresti sono avvenuti tra Ankara, Antalya e Smirne. Gli inquirenti sospettano che ci sia una regia dietro l’azione del kamikaze siriano che ha provocato la morte di 10 persone, quasi tutte turisti tedeschi, e il ferimento di altre 15.
Ad Ankara, le autorità hanno fermato 16 persone che, secondo un’agenzia di stampa turca, progettavano un attentato nella capitale.
“L’obiettivo era la Turchia – dice un abitante di Istanbul – Hanno fatto questo per danneggiare l’economia turca. È stato un attacco deliberato”.
“Naturalmente questo si ripercuoterà sul turismo – sostiene un commerciante della metropoli sullo stretto del Bosforo – Dieci persone sono venute a visitare il nostro Paese e sono state uccise. Torneresti in questa città se fosse capitato a te?”
Nell’ultimo mese – riportano i principali quotidiani turchi – l’intelligence aveva lanciato due diversi allarmi a tutte le forze di sicurezza del Paese su possibili attacchi dell’Isil a turisti.
Nel mirino dei combattenti jihadisti entrati dalla Siria non solo obiettivi turistici, ma anche le rappresentanze diplomatiche in Turchia dei Paesi Nato.