Si estende all’Iraq la protesta dei musulmani sciiti, in collera dopo l’esecuzione della condanna a morte in Arabia Saudita dello scicco sciita Nimr
Si estende all’Iraq la protesta dei musulmani sciiti, in collera dopo l’esecuzione della condanna a morte in Arabia Saudita dello scicco sciita Nimr al-Nimr.
Tre moschee sunnite sono state prese d’assalto in diverse località del paese. Le forze di polizia irachene hanno innalzato le misure di sicurezza.
“Questa esecuzione decapita i valori e i diritti umani. I giovani che protestano in Iraq e nel mondo stanno lamentando una grave violazione dei diritti umani, né più e né meno”.
Un portavoce del ministero degli Esteri di Teheran accusa l’Arabia Saudita di fomentare conflitti nella regione allo scopo di riconfermare la sua egemonia.
Dopo i diplomatici sauditi anche quelli del Bahrein hanno chiuso l’ambasciata a Teheran, mentre il governo sudanese ha annunciato la rottura dei rapporti con l’Iran.Ryad ha anche cancellato i voli con l’Iran.
Infine, il fratello dello sceicco al-Nimri ha chiesto la restituzione del corpo alla famiglia e, ringraziando quanti hanno testimoniato il loro cordoglio, ha condannato gli attacchi alle ambasciate.