Centrafrica. Giornata alle urne nella calma in un Paese ancora ferito dalla guerra

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Di Andrea Neri
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Un primo segno di speranza per la Repubblica Centrafricana. Si sono concluse senza alcun incidente di rilievo le operazioni di voto nel Paese che

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Un primo segno di speranza per la Repubblica Centrafricana. Si sono concluse senza alcun incidente di rilievo le operazioni di voto nel Paese che tenta di uscire da 3 anni di violenze settarie. Le legislative e le presidenziali hanno portato alle urne 4,8 milioni di abitanti.

Due ex-Premier tra i candidati favoriti per l’incarico di Capo dello Stato: Martin Ziguele e Anicet-Georges Dologuele.

Appena due settimane fa nel quartiere più a rischio della capitale Bangui, l’enclave musulmana PK-5, uno scontro a fuoco innescato da gruppi estremisti avversi al processo elettorale aveva fatto 5 vittime.

“Abbiamo compiuto un miracolo in un Paese ancora in guerra” ha affermato Balla Keita, responsabile militare della Minusca (UN Multidimensional Integrated Stabilisation Mission), la missione delle Nazioni Unite che a settembre 2014 aveva raccolto il testimone della precedente missione a conduzione africana (Misca).

I risultati del voto dovrebbero essere noti non prima di due settimane. Un probabile secondo turno si terrà il 31 gennaio prossimo.

#CentralAfricanRepublic : Elections day in Pictures on #MINUSCA Flickr https://t.co/pdHMgqNZmV#CARelectionspic.twitter.com/WdHKxiJjbC

— MINUSCA (@UN_CAR) 30 Dicembre 2015

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