La banca centrale turca è sempre più stretta tra incudine e martello. L’incudine è rappresentata da un tasso d’inflazione che a ottobre ha sfiorato
La banca centrale turca è sempre più stretta tra incudine e martello.
L’incudine è rappresentata da un tasso d’inflazione che a ottobre ha sfiorato il 9%, ai massimi dall’inizio dell’anno e ben oltre l’obiettivo.
Il martello è rappresentato da un presidente Erdogan (rafforzato dal risultato elettorale di domenica) che non ha mai nascosto la sua contrarietà all’aumento dei tassi di interesse.
Quest’ultimo intervento a sostegno della lira turca, in declino a causa sfiducia degli investitori stranieri, è atteso da tempo.
Ma non arriva, con i più maligni che cominciano a mettere in dubbio l’indipendenza dei vertici della politica monetaria turca.