La procura generale di Bucharest ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo a carico dei proprietari della discoteca andata a fuoco venerdì notte
La procura generale di Bucharest ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo a carico dei proprietari della discoteca andata a fuoco venerdì notte nella capitale romena. I tre non hanno rilasciato dichiarazioni al loro arrivo nell’ufficio del procuratore, dove sono stati convocati in qualità di sospettati.
La strage è costata la vita a 31 persone. 140 sono tutt’ora ricoverate in ospedale, molte in condizioni critiche.
Il sottosegretario al minsitero della Salute, Raed Arafat, afferma che quella discoteca non avrebbe dovuto nemmeno essere aperta. “Stiamo cercando di spiegare all’opinione pubblica che, per quel locale, non era stata chiesta alcuna autorizzazione: nessuno ha mai dichiarato che cosa intendesse farci”.
Sulla base delle testimonianze raccolte, i media romeni hanno denunciato diverse inosservanze delle più basilari norme di sicurezza nel locale, come l’assenza di uscite di emergenza e l’utilizzo di materiale infiammabile per l’isolamento acustico. Anomalie che, secondo molti, dipendono da un clima di corruzione diffuso.