Siria: scambio di accuse tra Russia e Usa

La Russia intensifica il suo intervento militare in Siria, favorendo una vasta offensiva di terra delle truppe di Damasco.
Le forze di Mosca, dopo una settimana di azioni con 112 raid aerei compiuti, ora attaccano anche dal Mar Caspio.
La Russia fa sapere di aver lanciato missili da quattro navi della propria flotta ad una distanza di circa 1500 km.
Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani, ad essere colpiti sono anche gruppi di ribelli non legati all’Isil.
Damasco conferma l’avanzata delle forze governative, che mira a colpire la coalizione islamica nota come Esercito della Conquista nelle aree intorno a Idlib e Hama.
Intanto il ministero della difesa russo afferma che l’aviazione americana avrebbe attaccato spesso in Siria obiettivi diversi da quelli terroristici, ma per il presidente Putin Mosca sta continuando a collaborare con gli Stati Uniti contro l’Isil.
Il segretario alla difesa americano Ashton Carter smentisce.
“Pensiamo che la Russia abbia una strategia sbagliata – sottolinea Carter -. Continua a colpire obiettivi diversi dall’Isil e noi crediamo che questo sia un errore fondamentale. Diversamente da quanto dicono i russi, non abbiamo concordato di cooperare con loro finché continueranno a perseguire una strategia sbagliata.”
L’opposizione siriana denuncia che le forze di Bashar al-Assad, sostenute dai raid russi, avrebbero lanciato bombe a grappolo contro villaggi nella provincia di Hama.