Usa: si riapre il dibattito sulle armi

Usa: si riapre il dibattito sulle armi
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

“Oltre 11 mila americani sono morti per colpi d’arma da fuoco nel 2013. In tutti i PAesi ci sono persone rancorose, instabili e violente. La

PUBBLICITÀ

“Oltre 11 mila americani sono morti per colpi d’arma da fuoco nel 2013. In tutti i PAesi ci sono persone rancorose, instabili e violente. La differenza è che non in tutti i Paesi l’accesso alle armi è facile come qui”.

Non più tardi di due mesi fa, il presidente americano Barack Obama era costretto a confrontarsi con l’ennesima strage dovuta alla libera circolazione delle armi oltre Atlantico.

Il 19 giugno, a Charleston, un 21 enne aveva fatto strage in una chiesa frequentata essenzialmente da neri.

Tra le altre ragioni, a armare la mano dell’omicida di Moneta anche la collera per questa strage.

La Casa Bianca ha chiesto al Congresso di agire il prima possibile per approvare una legge sul controllo delle armi.

Cosa in cui il presidente non è riuscito, trovando di fronte il muro della potente lobby delle armi e un Congresso dominato dai repubblicani.

Tra i competitor per le elezioni della Casa Bianca 2016, Hillary Clinton è stata la prima a esprimersi.
Ribadendo la posizione del suo presidente e del campo democratico:

“Dobbiamo fare qualcosa contro l’indiscriminato possesso d’armi in America. Il problema è noto a molti, ma non è facile affrontarlo. Io non mi tirerò indietro”.

Per Hilary Clinton bisogna mettere mano al secondo emendamento della Costituzione che legalizza il possesso d’armi.

Costituzione che non si tocca, per Jeb Bush e i repubblicani, anche se condannano l’ennessimo atto di follia e sono solidali con i parenti delle vittime.

Qualche mese fa, l’ex governatore della Florida, Jeb Bush, dichiarava a un congresso della National Rifle Association, associazione che promuove l’uso delle armi per difesa personale e favorevole a un’interpretazione non restrittiva del 2° emendamento della legge fondamentale:

“È un mondo liberale e progressivo quello di Barack Obama, Hillary Clinton e Eric Holder e di chi vuole disarmare la brava gente. Ma sul secondo emendamento Barack Obama si è dovuto scontrare contro un muro”.

Malgrado le armi non tacciano oltre Atlantico, secondo un sondaggio realizzato l’anno scorso da un istituto di ricerca, per la prima volta in 20 anni, gli statunitensi difendono il diritto a avere con sé un’arma.
Il 52% è favorevole contro il 46% che vuole un controllo più severo.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Sparatoria alla Oxford High School: condannato il padre del tiratore, prima volta negli Usa

Stati Uniti: sparatoria a Orlando, Florida, 1 morto e diversi feriti

Usa, morti e feriti in sparatoria in una stazione della metro nel Bronx a New York