La Repubblica ex-Jugoslava di Macedonia ha proclamato lo stato d’emergenza e ha deciso di impegnare l’esercito nel controllo della frontiera con la
La Repubblica ex-Jugoslava di Macedonia ha proclamato lo stato d’emergenza e ha deciso di impegnare l’esercito nel controllo della frontiera con la Grecia.
È nella cittadina frontaliera di Gevgelija che si verifica la maggior affluenza, con i migranti, in gran parte profughi siriani, ora bloccati oltrefrontiera.
“È una brutta situazione. Guardate tutta questa gente che dorme per strada. Nessuno si preoccupa di loro. Siamo qui da ieri e siamo seduti qui, dormiamo qui. Senza cibo, senza acqua. Senza niente”.
“Siamo arrivati qui di notte, fa tanto freddo qui di primo mattino. E soprattutto i bambini si ammalano”.
I centri per valutare le richieste d’asilo sono al collasso, e dal governo macedone sono partiti allarmi anche per i trasporti: i migranti prendono d’assalto i treni diretti verso l’Europa occidentale, non c‘è più capacità sulla rete ferroviaria. Skopje ha chiesto aiuto ai paesi vicini per organizzare trasporti speciali.