Alleviare la pressione sulle isole è il primo obiettivo in queste ore del governo greco: il traghetto Venizelos ha caricato 1.700 migranti a Kos per
Alleviare la pressione sulle isole è il primo obiettivo in queste ore del governo greco: il traghetto Venizelos ha caricato 1.700 migranti a Kos per portarli ad Atene e farà tappa su altre isole, mentre l’esecutivo si prepara a noleggiare un altro traghetto. L’Unione europea intanto conferma che ad ore sbloccherà trenta milioni di euro in aiuti alla Grecia per la gestione dell’immigrazione. Per l’Italia in arrivo 560 milioni, secondo il Commissario europeo alle Migrazioni.
E in questi giorni di bilanci e di cifre, l’ultimo allarme viene proprio dall’Unione europea: da gennaio sono state presentate più di 400.000 richieste d’asilo.
Nel 2014 erano state 600.000, ma per tutto l’anno. “Non è una crisi italiana, o greca, o tedesca – ha commentato un portavoce – è una crisi migratoria globale che richiede risposte coraggiose”.
Risposte coraggiose che per il momento l’Europa fatica a trovare: l’Austria in queste ore minaccia di trascinare la Commissione europea di fronte alla Corte di Giustizia, se entro due mesi non verrà rivisto il regolamento di Dublino, che fa sì che il 90% dei migranti nell’Unione europea si concentri in dieci Paesi.
L’accordo sulla redistribuzione dei profughi – si parlava di 40.000, poi di 32.000 – resta di difficile applicazione: la Slovacchia per esempio si è resa disponibile ora ad accogliere 200 persone, ma solo cristiane.