In Ucraina il presidente Poroshenko ha denunciato attacchi crescenti delle ‘‘forze terroristiche russe” e ha convocato d’emergenza i vertici delle
In Ucraina il presidente Poroshenko ha denunciato attacchi crescenti delle ‘‘forze terroristiche russe” e ha convocato d’emergenza i vertici delle Forze Armate per mettere a punto una strategia di difesa. Ed è ancora scambio di accuse tra Kiev e i ribelli.
Kiev ha parlato di un attacco con carri armati da parte di quattrocento ribelli filo-russi nella città di Starohnativka, a una cinquantina di chilometri da Marioupol, sul Mar d’Azov, ultimo bastione dei governativi. La conquista di questa città permetterebbe agli insorti di aprirsi un corridoio verso la Crimea, annessa alla Russia. Smentiscono i ribelli che puntano il dito contro le forze di Kiev che avrebbero intensificato i bombardamenti contro le loro postazioni.
Le violenze non cessano. Domenica nella città di Donetsk 4 mezzi blindati dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa sono stati distrutti in un attacco incendiario. I civili vivono nel terrore: “Ci chiedete cosa succede? Succede che ci uccidono come se fossimo animali. Dal 25 luglio bombardano giorno e notte’‘, dice una donna.
I bombardamenti avvengono nonostante l’accordo di Minsk 2, le forze ucraine e i separatisti filo-russi si accusano a vicenda. Il cessate il fuoco doveva partire il 15 febbraio scorso, con il ritiro di tutti i gruppi armati e il disarmo di quelli illegali.