L'equazione di Orban: "Immigrati uguale terrorismo"

L'equazione di Orban: "Immigrati uguale terrorismo"
Di Diego Giuliani
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Il premier ungherese dalla Romania: "L'Europa agli europei". La controversa barriera lungo il confine serbo sarà già pronta a fine agosto

L’Ungheria accorcia i tempi per la barriera anti-immigrati e spinge sull’acceleratore di paure e giustificazioni. La controversa griglia, che ambisce ad estendersi lungo tutto il confine con la Serbia, sarà già pronta a fine agosto, tre mesi prima del previsto.

Il legame fra i due fenomeni è chiaro. Nella massa non possiamo però distinguere quali migranti siano terroristi

Ad annunciarlo il premier Viktor Orban, che ha inoltre arricchito la sua equazione “immigrati uguale disoccupazione e criminalità” di un altro termine: “terrorismo”.

“C‘è un chiaro legame fra gli immigrati irregolari che arrivano in Europa e la diffusione del terrorismo – ha detto nel corso del tradizionale comizio con cui ogni anno illustra il programma politico dei mesi a venire -. Questo rapporto è riconosciuto come evidente nei paesi anglosassoni: proprio di recente, un alto funzionario della sicurezza statunitense ha detto in Ungheria che il legame è lampante. Non possiamo però discernere e scoprire quali migranti, nella massa, siano dei terroristi”.

Se intenzione del governo Orban è quindi bloccarli tutti, per il momento è riuscito a far passare una stretta sul diritto d’asilo e l’autorizzazione a trattenere i migranti illegali in campi provvisori. 80.000 quelli arrivati quest’anno in Ungheria, contro i 43.000 del 2014.

Nel corso del suo intervento dalla Romania, Orban ha anche accusato Bruxelles di non fare abbastanza per arginare il fenomeno dell’immigrazione clandestina e ribadito che l’Europa deve restare agli europei e l’Ungheria agli ungheresi.

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