Il presidente Erdogan annuncia una stretta contro i militanti curdi. La stampa turca parla di bombardamenti nel nord dell'Iraq
Messa a disposizione delle proprie basi aeree per i raid della coalizione a guida statunitense contro l’ISIL, avvio dei bombardamenti contro il sedicente Stato Islamico e repressione della militanza curda.
Turkey stages first airstrikes on Islamic State in Syria, rounds up Kurds: http://t.co/Y8FAGkwBZOpic.twitter.com/Rs6Jww1Rfx
— Reuters Top News (@Reuters) 24 Luglio 2015
A pochi giorni dall’attentato di Suruc, i raid aerei lanciati venerdì da Ankara sul suolo siriano segnano solo il primo passo della stretta turca sulla sicurezza.
Resoconti stampa secondo cui raid sarebbero già stati condotti anche contro campi del PKK nel nord dell’Iraq potrebbero trovare conferma nella volontà, ribadita da Erdogan, di intensificare anche la lotta ai militanti curdi.
# BREAKING Turkish fighter jets hit PKK targets in northern Iraq http://t.co/HL5zaSBZKKpic.twitter.com/zY2PC45cv2
— Today's Zaman (@todayszamancom) 24 Luglio 2015
“Da questo momento entriamo in una nuova fase – è stata la dichiarazione di guerra del presidente turco -. Intraprenderemo tutti i passi necessari per portare a termine questa battaglia. Il popolo turco deve avere fiducia nello Stato”.
#Turkish president, PM pledge further counterterrorism operations http://t.co/6GrIPvZORjpic.twitter.com/N1pOGQZzGu
— Hurriyet Daily News (@HDNER) 24 Luglio 2015
Cartelli che associano Erdogan a un assassino e slogan contro il tardivo intervento di Ankara contro l’ISIL rivelano gli umori della piazza pro-curda, che ha sfilato a Istanbul, in una nuova manifestazione costellata di arresti e tensioni.
Photos: #Istanbul tonight - @cahitstormpic.twitter.com/jmgzYTk0ob
— Conflict News (@rConflictNews) 25 Luglio 2015