Il debito greco preoccupa le Borse e i governi, ma tutto questo alla fine ricade sui cittadini. Qual‘è la percezione sulle strade d’Europa, a
Il debito greco preoccupa le Borse e i governi, ma tutto questo alla fine ricade sui cittadini. Qual‘è la percezione sulle strade d’Europa, a partire dalla stessa Atene?
Cosa ne pensa la gente che ogni giorno usa l’Euro per i propri acquisti, che contrae mutui, che versa o riceve assegni e ha un conto in banca?
“Il paese deve tornare sulla via sulla quale si trovava prima”, dice una passante ateniese. “C’era ordine nelle nostre vite. Cos’altro dire? La situazione è molto difficile, e il futuro dei nostri bambini è stato distrutto”.
In Germania, l’informazione che passa si basa su un punto di vista diverso, quello del Paese donatore, anche se lo stesso Paese ha avuto i propri guadagni dalla situazione:
“Come cittadino ne ho abbastanza del fatto che si continui a mandare laggiù del denaro che probabilmente non rivedremo mai più, mentre la Grecia non vede il bisogno di cambiare qualcosa. È davvero spiacevole”.
In Italia il dibattito è più complesso, su due aspetti: la crisi che il Paese sta vivendo, e il fatto che con il programma Salva-Stati l’Italia si sia esposta molto più di quanto non lo fossero le sue banche.
“Il problema è che il debito greco riguarda anche noi, perché devono dare dei soldi anche noi, perché anche noi abbiamo concorso ad aiutarli. Se non restituiscono i soldi, abbiamo problemi pure noi. Certo, non stiamo bene. Tutti i Paesi dell’area Mediterranea non stanno bene. È un gran problema”.
In Spagna, la crisi si espresse anche con il crollo del mercato immobiliare, i mutui che non potevano più essere pagati…
“Se i creditori non facilitano le cose, i Greci non potranno mai pagare. Se hai un mutuo e non puoi pagarlo, non puoi pagarlo. O ti facilitano le cose oppure non sei in grado di pagarlo. In questo caso perdono entrambi, il creditore e il debitore”.