Nella sfida tra Bronislaw Komorowski e Andrzej Duda sono in gioco anche i rapporti con l'UE.
Seggi aperti dalle 7 in Polonia. Trenta milioni di elettori sono chiamati a decidere nel ballottaggio chi sarà il presidente nei prossimi cinque anni.
Ma in gioco ci sono anche i rapporti con l’Unione europea e la scelta tra una crescente integrazione e un allontanamento da Bruxelles per privilegiare una visione nazionalista.
La prima opzione è rappresentata dall’attuale capo di stato Bronislaw Komorowski,sostenuto dal partito liberale di centro Piattaforma civica, che governa dal 2007. Komorowski, che il 10 maggio era arrivato secondo, è risultato in testa negli ultimi sondaggi.
Lo sfidante Andrzej Duda, del partito di destra Diritto e giustizia, è invece contrario all’ingresso nell’euro.
Duda, che al primo turno era in lieve vantaggio e gode dell’appoggio della Chiesa polacca, propone la reclusione per chi si sottopone alla fecondazione assistita.
L’ago della bilancia sarà quell’elettorato che al primo turno ha dato il 20% dei consensi al terzo incomodo Pawel Kukiz, cantante e attore prestato alla politica.
In Polonia è il premier a guidare il paese, ma il presidente ha potere di veto e di iniziativa legislativa.
Alle 21 la chiusura dei seggi e i primi exit poll.