Seymour Hersh smonta la versione ufficiale dell'uccisione di Bin Laden

Seymour Hersh smonta la versione ufficiale dell'uccisione di Bin Laden
Di Euronews
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La grande menzogna sull’uccisione di Bin Laden. È l’accusa nei confronti dell’amministrazione Obama del Premio Pulitzer Seymour Hersh sull’operazione

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La grande menzogna sull’uccisione di Bin Laden.

È l’accusa nei confronti dell’amministrazione Obama del Premio Pulitzer Seymour Hersh sull’operazione con cui è stato ucciso Osama Bil Laden, leader di Al Qaeda e nemico numero uno degli Stati Uniti dopo l’11 settembre 2001.

In una inchiesta pubblicata dalla London Review of Books, il giornalista statunitense svela che gli elementi fondamentali dell’operazione sono stati sostanzialmente un’operazione di propaganda.

In particolare l’individuazione di Bin Laden nella residenza di Abbottabad, in Pakistan, avvenne grazie ad una fonte interna dei servizi pakistani, e non a loro insaputa. Secondo Washington il “Re del terrore” era stato trovato seguendo le tracce di un suo corriere.

Secondo Hersh invece un ex-ufficiale dell’Isi (Inter-Services Intelligence, i servizi segreti pakistani) incassò gran parte dei 25 milioni di dollari della taglia che Washington aveva spiccato su Bin Laden dopo aver passato l’informazione alla Cia, nel 2010.

A inizio maggio 2011 poi gli elicotteri Usa entrarono nello spazio aereo del Pakistan con il benestare di Islamabad che, di fatto, deteneva Bin Laden almeno dal 2006. Infine durante il blitz non ci fu alcuno scontro a fuoco, proprio perchè le forze di sicurezza pakistane che presero parte all’operazione avevano permesso l’accesso all’edificio.

I resti del corpo di Bin Laden, crivellato di colpi al tal punto da essere del tutto irriconoscibile, vennero gettati tra le montagne dell’Hindu Kush, secondo l’indagine condotta da Hersh, e non in mare, come recita la versione ufficile secondo la quale venne officiato il rito islamico su una nave della Marina Militare Statunitense.

Hersh ha fondato la sua inchiesta in primis sulle rivelazioni di una fonte statunitense, un agente della Cia in pensione. Fonte ovviamente protetta dall’anonimato. Queste informazioni sono state integrate e comparate con quelle raccolte presso fonti dei servizi pakistani e del Comando Operazioni Speciali statunitense.

La Casa Bianca ha descritto le affermazioni contenute nell’inchiesta di Seymour Hersh come “prive di fondamento”.

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