Delude l'iniziativa cittadina: la burocrazia spegne la democrazia diretta

Delude l'iniziativa cittadina: la burocrazia spegne la democrazia diretta
Di Margherita Sforza Agenzie:  Audrey Tilve
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Per sollecitare cambiamenti legislativi bisogna raccogliere almeno un milione di firme in sette paesi, ma le ong denunciano procedure complesse che scoraggiano i cittadini. In tre anni approvate solo

PUBBLICITÀ

L’obiettivo era di dare piu’ voce ai cittadini in Europa per permettere di influenzare il processo legislativo, ma a tre anni dalla sua creazione il bilancio dell’ iniziativa cittadina è deludente, come denunciano le ong, riunite a Bruxelles dal comitato economico e sociale.

EU celebrates 3rd anniversary of the European Citizens’ Initiative #ECIhttp://t.co/aOSjKaTGrepic.twitter.com/ZDdS5gm4ei

— Euranet Plus (@EuranetPlus) 10 Aprile 2015

Sono necessarie almeno un milione di firme da sette paesi europei per suggerire un cambiamento legislativo, per Sophie von Hatzfeldt, la portavoce dell’ong Democracy International, “è un processo molto farraginoso, con molti vincoli legali. Ogni stato membro chiede ai firmatari cose diverse, quindi è come preparare 28 campagne diverse piuttosto che un’unica campagna europea”

Su 51 iniziative cittadine lanciate in 3 anni, 7 sono ancora in corso, 22 non hanno raggiunto il numero di firme o sono state chiuse, 20 sono state respinte perché fuori dalle competenze della Commissione, solo due sono state accettate ma non hanno modificato alcuna legge.

#StopVivisection Al Parlamento Europeo ! Audizione pubblica a Bruxelles 11 Maggio 2015 (15.00 – 18.30 ) pic.twitter.com/bV0Qlz6839

— ANIMALISTI FVG (@Animalisti_FVG) 8 Aprile 2015

L’iniziativa Stop alla vivisezione contro la sperimentazione sugli animali sarà la prossima ad essere esaminata.

Sottolinea il suo promotore Adriano Varrica: “Bisogna veramente capire se si vuole uno strumento di partecipazione diretta dei cittadini o solo uno strumento per far partecipare i cittadini al dibattito politico”

Replica Frans Timmermans, vice-Presidente della Commissione: “Siamo molto attenti alle iniziative dei cittadini e cerchiamo di cambiare le regole che non soddisfano i cittadini nella misura del possibile. Ma la Commissione europea non è obbligata a prendere delle misure legislative”

La Commissione europea propone piccole modifiche alle procedure ma è sull’efficacia e l’impatto delle prossime iniziative cittadine che si giocherà la credibilità di questo strumento di democrazia partecipativa.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Sondaggio Ipsos per Euronews: aiuti all'Ucraina, a favore il 70 per cento degli europei

Il destino dell'Europa è intrecciato a quello dell'Ucraina, dice la leader dei liberali dell'Ue

I Paesi dell'Ue siglano un accordo duro sul grano ucraino: possibili tariffe doganali