Kenya, tre giorni di lutto nazionale per la strage del campus di Garissa

Sono stati portati in altri istituti, altre università pronte ad accoglierli. I sopravvissuti alla strage nel campus di Garissa, in Kenya, dove sono morte 147 persone, per la maggior parte studenti, si allontanano dal luogo di morte in cui quello che è accaduto ha straziato un Paese. Tanto che il presidente Kenyatta ha proclamato 3 giorni di lutto nazionale.
“Per le famiglie e gli amici dei sopravvissuti e per tutti i kenyani, voglio che sappiate che le nostre forze di sicurezza si stanno occupando dei complici ancora liberi. Useremo tutti i mezzi a nostra disposizione per assicurarli alla giustizia. Siamo anche sulle tracce della mente dell’attacco: ho stabilito di dare una ricompensa a chiunque fornisca informazioni utili alla sua cattura”.
5 persone sono state arrestate nell’ambito delle indagini: due di loro erano addetti alla sicurezza del campus che avrebbero facilitato l’ingresso del commando. I corpi di 4 terroristi shebaab rimasti uccisi nel blitz seguito all’attacco sono stati esposti nella pubblica piazza dove la gente si è accalcata per poterli vedere. Intanto proseguono le strazianti pratiche di riconoscimento dei corpi da parte dei genitori. Alcune famiglie hanno appreso solo nelle ultime ore della sorte dei loro cari.