Oltre 400mila. Tanti sono gli argentini che hanno partecipato alla marcia del silenzio, la manifestazione organizzata dai magistrati a Buenos Aires
Oltre 400mila. Tanti sono gli argentini che hanno partecipato alla marcia del silenzio, la
manifestazione organizzata dai magistrati a Buenos Aires per chiedere “verità e giustizia”
sulla misteriosa morte del pubblico ministero Alberto Nisman. Il corpo del procuratore è stato trovato nel suo appartamento il 18 gennaio.
Qualche ora dopo, Nisman intendeva accusare formalmente il presidente Cristina Fernandez de Kirchner, assieme ad altri dirigenti peronisti, di aver coperto la pista iraniana per la strage antiebraica avvenuta nel 1994, nella quale morirono 85 persone.
Nisman è morto a causa di un colpo alla testa in circostanze non ancora chiarite.
Il caso ha scosso il Paese, che in ottobre è chiamato a eleggere il nuovo presidente. E ha riportato alla ribalta il problema dell’indipendenza della magistratura.
Ieri a San Pietro Papa Francesco ha salutato brevemente i parenti delle vittime della strage al centro ebraico, ma non ha concesso un’udienza privata. Bergoglio era l’arcivescovo di Buenos Aires prima di salire al soglio pontificio.