Sono morti per soffocamento da gas lacrimogeni, per le ferite riportate o schiacciati nella folla. Sono almeno 30 le vittime in Egitto negli scontri
Sono morti per soffocamento da gas lacrimogeni, per le ferite riportate o schiacciati nella folla. Sono almeno 30 le vittime in Egitto negli scontri tra ultrà e forze dell’ordine fuori dallo stadio prima della partita di Premier Ligue tra Zamalek e Enppi.
Dopo gli incidenti la lega calcio egiziana ha sospeso il campionato a tempo indeterminato, benchè la partita sia stata regolarmente giocata. Con l’eccezione di uno dei giocatori dello Zamalek, Omar Gaber, che si è rifiutato di scendere in campo.
I disordini sarebbero cominciati quando il gruppo “Ultras White Knights”, sostenitori dello Zamalek, si sono scontrati con gli agenti apparentemente a causa del limitato numero di biglietti per assistere alla partita: 5.000 rispetto ai circa 10.000 tifosi presenti per la partita all’Air Defence Stadium del Cairo.
Uno scenario non nuovo in Egitto: 3 anni fa, il 1 febbraio 2012, il bilancio era stato di 75 morti allo stadio di Port Said, nel Nord del Paese, negli scontri tra gli ultrà della squadra ospite di el Ahly e quella locale di al Masry.