Da Riga i ministri dell’interno dei 28 stati membri chiedono l’adozione imminente del registro europeo sui dati dei passeggeri aerei. Un passo
Da Riga i ministri dell’interno dei 28 stati membri chiedono l’adozione imminente del registro europeo sui dati dei passeggeri aerei. Un passo fondamentale nella lotta al terrorismo. Affinché il registro diventi realtà si dovrà superare l’opposizione di gran parte del Parlamento europeo, che in nome del diritto alla privacy tiene in stallo discussione sul dossier dal 2013. .
“Dobbiamo poter contare su questo strumento” ha spiegato il ministro francese Bernard De Cazeneuve “E per farlo lavoreremo a un compromesso in grado di offrire tutte le garanzie sul rispetto e la tutela dei dati personali”.
Contro la propaganda on line i ministri hanno deciso di avviare una collaborazione con i principali social network, spingendoli a rimuovere i contenuti che incitano alla jihad e al terrore. Mentre presto potrebbero essere rafforzati i controlli sui cittadini europei che rientrano nello Spazio Schengen. “Su questo punto c‘è il massimo consenso” chiarisce Jorge Fernández Díaz, il Ministro dell’Interno spagnolo“Siamo tutti consapevoli di essere davanti a una minaccia mai vista prima”.
L’inviata di Euronews a Riga Margherita Sforza spiega “Per rafforzare i controlli alle frontiere esterne e introdurre controlli sistematici sarà necessario rafforzare le risorse umane e tecnologiche in tutti gli aereoporti all’ingresso della zona schengen. Se la Francia ha già annunciato un aumento del personale per la sicurezza, bisognerà vedere se anche gli altri paesi europei seguiranno il suo esempio”.