L’astensionismo e il voto di protesta sono i veri vincitori del primo turno delle presidenziali in Croazia. Al ballottaggio dell’11 gennaio va il
L’astensionismo e il voto di protesta sono i veri vincitori del primo turno delle presidenziali in Croazia. Al ballottaggio dell’11 gennaio va il Presidente uscente, il socialdemocratico Ivo Josipovic con il maggior numero di voti, favorito. Ma in un quadro di incertezza maggiore di quanto il centro sinistra non avesse sperato.
Josipovic, 38,5% delle preferenze, ha nella sfidante Kolinda Grabar Kitarovic un avversario più che temibile. La candidata del centro destra, ex-Ministro degli Esteri e ora segretario aggiunto della Nato per la diplomazia pubblica, ha ottenuto oltre il 37%, appena 1,3 punti sotto Josipovic: in termini assoluti una differenza di soltanto 24.000 voti.
La vera sorpresa è stato il candidato outsider Ivan Vilibor Sincic, 25 anni, attivista di un movimento che vuole rottamare la vecchia politica e critica i poteri forti. Ha avuto il 16,5%. I suoi voti faranno la differenza al ballottaggio. Oltre all’astensionismo record che ha sfiorato il 50%.